L’Iliade è forse l’opera letteraria più celebre nel panorama del nostro, pur sterminato, patrimonio culturale. Alle origini del grande conflitto troiano ci sono un principe di straordinaria avvenenza, Paride, e due donne dal fascino invincibile, Elena e Afrodite.
La dea dell’amore, promettendo al giovane l’unione con la più bella tra le donne, ne conquista il favore; il successivo rapimento di Elena, fuggita a Troia col nuovo spasimante, provocherà poi l’ira del marito offeso, Menelao. Da qui lo scoppio di un conflitto decennale, destinato a risolversi solo con l’altrettanto famoso inganno del cavallo di legno. Una storia di uomini rudi e guerrieri, all’apparenza; in realtà, però, ciò che anima e mette in moto l’intero meccanismo narrativo è l’immortale fascino della bellezza femminile.
Esso rientra a pieno titolo tra le eredità trasmesseci dal mondo antico: si pensi a statue, dipinti e opere d’arte che ancora oggi ammiriamo nei musei. Quest’aspirazione alla perfezione, del resto, è rimasta viva per secoli, fino a giungere ai nostri tempi: siamo ancora incapaci, infatti, di smettere di cercare in ogni volto femminile l’ideale della bellezza.
Che cos’è e cosa si intende per bellezza femminile?
Quello proposto nell’introduzione è un modello di bellezza femminile di stampo letterario. Si tratta quindi di un ideale senza tempo, al quale sono state affiancate, nel corso della storia, numerose altre idee per cercare di arrivare a una definizione impossibile: quella sul concetto assoluto di bellezza. Già, impossibile, in particolare nella nostra epoca: possiamo infatti ricercare la bellezza nel corpo o nella mente, nell’esibizione o nel riserbo, nella giovinezza o nella maturità, in un volto truccato o in uno acqua e sapone.
Quest’ideale è infatti, per la nostra sensibilità, totalmente soggettivo: qualsiasi definizione di bellezza che tenti di fissare degli standard ci porterebbe ad andare incontro a stereotipi e pregiudizi. Tuttavia, nel corso del tempo, non è sempre stato così: per secoli l’ideale di bellezza femminile è stato sottoposto a precisi e rigorosi canoni, in parte vivi ancor oggi.
Bellezza femminile: quali sono i canoni di bellezza?
Oggi diamo quasi per scontati alcuni canoni di bellezza, che ci sembrano assoluti e universali. Quante volta abbiamo sentito dire, ad esempio, altezza mezza bellezza? Altrettanto frequenti sono i richiami alla cura di un corpo magro ed esile, o ad una pelle ben abbronzata. Eppure, questi tratti non sono sempre stati associati al culto dell’estetica femminile.
In età antica, per esempio, le donne di alto rango limitavano al massimo le proprie uscite all’esterno delle mura domestiche: per tale ragione, una pelle bianca come l’avorio era magnificata come tratto distintivo di nobili e signore d’alta società.
In momenti più vicini ai nostri giorni, invece, qualche chilo in più era visto come segno di benessere e abbondanza, appunto formosità: qui non parliamo di un passato sepolto da secoli, ma anche solo del Secondo Dopoguerra o degli anni Sessanta, quelli del boom economico: l’epoca, insomma, dei nostri genitori o delle nostre nonne!
Bellezza femminile: ecco come mantenerla al meglio
Mentre i canoni assoluti relativi all’estetica sono cambiati, anche radicalmente, nel tempo, un aspetto è rimasto sempre immutato: bellezza è sinonimo di gioventù. E se il sogno dell’elisir di eterna giovinezza, vagheggiato per secoli, sarà destinato a rimanere per sempre illusorio, oggi possediamo una serie di validi espedienti utili a preservare a lungo un aspetto giovanile e seducente.
A tale scopo non sono necessari un eccessivo impegno o delle grosse spese. La sola attenzione per l’alimentazione e per l’attività fisica, unite ad una corretta idratazione, contribuiscono in misura importante a mantenere l’organismo sano e a rendere il corpo femminile più avvenente. Un ulteriore aiuto potrà essere fornito dalla rimozione dei fattori di ansia e stress e dall’aumento delle ore di sonno, fondamentali per un pieno benessere psicofisico.
Se poi a questi accorgimenti si aggiungerà una cura costante e minuziosa del viso e della pelle, i risultati si vedranno!
– Valorizzazione della pelle
La cura della pelle e dell’aspetto fisico passa infatti, inevitabilmente, per la valorizzazione della cute: una pelle dal tono giovanile, fresco e vitale è stata e continua ad essere sinonimo di fascino e attrattività. Il concetto, vivo per ogni epoca e civiltà, vale ancor di più ai giorni nostri, quando sappiamo come far scomparire dal nostro volto i segni fisiologici dell’età e dell’invecchiamento.
Trucchi e strategie per preservare la bellezza femminile
Per preservare la bellezza del viso e della pelle saranno fondamentali, innanzitutto, alcuni banali accorgimenti: primo fra tutti, mai andare a letto senza essersi struccate!
Oltre alla detersione ed alla pulizia del viso, importante sarà una corretta idratazione delle cellule della pelle, attraverso l’uso frequente delle creme e degli unguenti più adatti alla propria età e alle caratteristiche della propria cute. Il mercato ne offre ormai una gamma vastissima, in grado di rispondere nel migliore dei alle esigenze più disparate: basterà trovare il prodotto giusto e imparare a farne buon uso!
Arte e bellezza: quale è il binomio?
Essere e sentrsi belle, del resto, non è certamente un vezzo o una dimostrazione di narcisismo: al contrario, l’aspirazione alla bellezza è da considerarsi una tra le più ancestrali esigenze umane. Da sempre desideriamo non solo apparire avvenenti, ma anche ricercare il bello nel mondo che ci circonda.
Un tramonto sul mare, ad esempio, ci regalerà sensazioni completamente differenti rispetto ad uno a cui assistiamo dal balcone di casa, tra smog e palazzi. Il sole è lo stesso e ne siamo consapevoli, ma alcuni scenari appaiono evidentemente in grado di soddisfare i nostri sensi più di altri. Questo, del resto, è il senso del messaggio di secoli di ricerca artistica: da sempre l’uomo si concentra su un miraggio folle e straordinario, quello di passare dall’osservazione del bello alla sua cattura. Ciò può avvenire provando a trattenere sulla carta o su una tela ciò che è per natura ineffabile, irraggiungibile, impossibile da possedere (e proprio per questa ragione così ambito); ma la ricerca della bellezza si estende anche ai nostri stessi corpi, al fascino della forma, a ciò che genera passione, amore, vita.
I risultati di secoli di studi sull’estetica ci suggeriscono, inoltre, che fortissima è la nostra attrazione per tutto ciò che è naturale, non artefatto. Non ci pensiamo spesso, ma le ragioni per cui siamo colpiti da un paesaggio naturale sono molto vicine a quelle che ci portano ad essere maggiormente attratti da un corpo che appaia giovanile, senza interventi e ritocchi.
La relazione tra bellezza e arte è infatti tanto stretta da apparire inscindibile; altrettanto inestricabile è il legame tra la rappresentazione della bellezza e quella del corpo umano. Basti pensare, ancora una volta, al mondo greco-romano, dove gli dèi avevano forma d’uomini: nelle statue e nei dipinti, essi erano acconciati e vestiti proprio come gli esseri umani, di cui rappresentavano l’aspetto al grado superlativo, tanto che la loro perfezione non smette di affascinarci.